
Siamo alla vigilia di un’importante stagione in quanto a investimenti di soldi pubblici che, entro le previsioni del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, saranno planati sul territorio nazionale per invertire la rotta degli effetti causati dalla pandemia da Covid-19.
Gli enti locali comunali sono tra i soggetti abilitati a proporre progetti da finanziare e anche il comune di Senigallia si è attivato. Secondo quanto è dato di sapere arriverà sul nostro territorio nei prossimi anni una somma pari a circa quindici milioni di euro. Mai visto nulla di simile fino ad ora.
Bene! Anzi no, male…malissimo! Scorrendo infatti la rassegna delle schede progetto finanziabili per Senigallia ritroviamo, insieme ad un elenco di interventi sfilacciati e di basso profilo, anche alcuni buoni interventi lasciati in eredità delle precedenti amministrazioni di centrosinistra (come ad esempio il collegamento pedonale lungomare – centro storico già previsto nel piano del centro storico dell’architetto Cervellati o la riqualificazione del lungomare Marconi; la rigenerazione architettonica di palazzo Gherardi o del Collegio PIO IX, che si affaccia su piazza Garibaldi), ma…
Lasciando perdere gli interventi di minor importanza e scarsa valenza strategica, quelli di più ampio respiro, testé richiamati, va ricordato che sono stati pensati in uno scenario di pre-pandemia e si innestavano in un modello della cosiddetta “città bella”. Nel contesto attuale tutto ciò appare senza anima, senza innovazione, senza capacità propulsiva che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sembra richiedere al Paese come ultima chiamata.

Siamo al fianco della Rete Femminista Marche ed esprimiamo preoccupazione e rabbia per le recenti decisioni della Corte Suprema americana riguardo l’aborto e i diritti delle donne. Per questo, pubblichiamo anche nel nostro blog il contenuto della lettera della Rete. Questo è ciò che accade quanto i diritti vengono dati per scontati e non vengono difesi giorno dopo giorno.
Il testo della lettera
Assistiamo con orrore all’ennesimo attacco con cui si consuma, sui corpi delle donne e gestanti, la peggiore delle ingiustizie messa in atto da un sistema patriarcale e reazionario che punta all’arretramento dei diritti delle donne. Con l’annullamento della sentenza Roe vs. Wade del 1973 da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti si infligge un durissimo colpo alla salute, alla libertà, e si mette drammaticamente in discussione il diritto all’autodeterminazione e la tutela della salute di ogni donna e gestante.
Ciò che è recentemente avvenuto negli Usa colpisce tutte noi.

Condividiamo con i cittadini che ci seguono alcune libere riflessioni sulla tornata referendaria del 12 giugno 2022.
Siamo molto delusi che il quesito sull’Eutanasia Legale “Liberi fino alla fine”, al quale abbiamo contribuito direttamente con la raccolta di firme e, che rappresenta “materia viva”, vicina al sentire comune trasversale, passaggio indispensabile di civiltà e dignità della persona, sia stato dichiarato inammissibile dalla Consulta lo scorso febbraio.
Riguardo i 5 quesiti per cui siamo chiamati a esprimere il nostro parere, tutti conveniamo che la giustizia italiana vada senz’altro riformata, ma certamente non avverrà con questi referendum e con i partiti che li appoggiano.

Con la grottesca vicenda dell’inaugurazione, con tanto di foto, della Giunta Olivetti di 300 metri di doppio senso nel lungomare, davanti ad una platea fatta di sciatteria e incuria nella gestione della manutenzione della città, pensavamo si fosse raggiunto il fondo.
Purtroppo, ci eravamo sbagliati! Dal grottesco si è passati al drammatico con il “licenziamento” dei sei lavoratori in inserimento lavorativo nel progetto di gestione dei parcheggi da parte delle cooperative sociali.

Il quinto e ultimo appuntamento nell’ambito della rassegna di incontri e dibattiti La Sinistra in Festa: venerdì 3 giugno dalle ore 19:30, Factory Zero Zero, via Giordano Bruno, 26 Borgo Mulino Senigallia.

Forse ancora stupiti di essere stati indicati lo scorso anno, Giunta di “fascisti, misogini e negazionisti”, sarà il motivo per il quale non abbiamo ancora conoscenza di come la Giunta Olivetti/Bello vorrà celebrare il 25 aprile 2022, Festa della Liberazione dall’oppressione di fascisti e nazisti.

Il quarto appuntamento nell’ambito della rassegna di incontri e dibattiti La Sinistra in Festa: venerdì 8 aprile dalle ore 17:30, Sala del Fico del Palazzetto Baviera, Piazza del Duca, Senigallia
Uscire dalla dipendenza energetica dalle fonti fossili e dall’estero
Gli eventi drammatici della guerra in Ucraina, uniti alla crisi dei prezzi del gas esplosa nella seconda metà del 2021, hanno acceso i riflettori sui rischi connessi alla dipendenza energetica dell’Italia dalle fonti fossili e, anche, dall’estero.
Non sarà però con il ricorso alla moltiplicazione delle trivellazioni in Adriatico, Pianura Padana e in quasi tutta Italia (con conseguente irreversibile devastazione ambientale), e tantomeno con il ritorno al carbone o con il rilancio del nucleare, che ci libereremo dalla dipendenza energetica e dalle crisi internazionali ad essa collegate.
Semmai, in piena transizione energetica, l’invasione russa dell’Ucraina per il nostro Paese dovrebbe aprire definitivamente gli occhi ai nostri governanti e fungere da catalizzatore per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.
Come uscire quindi da questa imprudente dipendenza energetica?

Le recenti polemiche sul CaterRaduno ci inducono a fare il punto sulla situazione turistica della nostra città a oltre un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta di centro-destra del sindaco Olivetti.
Ieri: due decenni che hanno fatto crescere l’immagine turistica della città a livello nazionale
I fatti. Piaccia o no il modello turistico dei primi due decenni degli anni 2000 è stato caratterizzato da un forte impegno nel promuovere e nel rafforzare l’immagine turistica di Senigallia con diversificati strumenti strategici, con idee progettuali innovative e con forti investimenti di risorse finanziare sia dirette che derivanti da fondi sovracomunali (regionali, statali, europei).